Dopo la partita di Champions League tra Milane Barcellona, gli sguardi di ‘odio’ lanciati daLeo Messi alle zolle del Meazza che hanno in qualche modo imbrogliato il gioco veloce dei blaugrana e le conseguenti manifestazioni di sdegno con tanto di minaccia di denuncia all’Uefa da parte della squadra di Guardiola per un campo che non solo rovina lo spettacolo, ma spesso causa anche infortuni più o meno gravi, è arrivata la decisione: si passa al sintetico.
Il problema è vecchio di 20 anni e ancora irrisolto, sorto quando in occasione dei Italia’90 venne costruito il terzo anello: l’aria non circola e la luce non arriva ed è per questi motivi che san Siro è sempre più spesso costretto ad un completo restyling, senza considerare che “le rizollature costano tantissimo”, come ha ricordato Adriano Galliani. L’ad del Milan ha promesso che, terminata la stagione calcistica e dopo i concerti in programma, si lavorerà “per trovare un accordo con l’Inter che gestisce il campo al 50% con noi. Dobbiamo cambiare il campo, sintetico sotto e naturale sopra”.
Anche perché le lamentele negli anni sono diventate tantissime, non ultima quella di Dani Alves che ha definito lo stadio ‘un campo di patate’. Prima di lui Wenger, Ranieri che ha ammesso di aver perso le speranze, Pazzini che ha sbagliato un calcio di rigore contro l’Udinese. E ancora Pato fuori per infortunio, Zanetti, Milito e lo stesso Allegri. Solo per citare i più recenti.
Ma come detto il problema è di vecchia data e ora si aspetta con ansia settembre per scoprire se questa volta si è trovata la soluzione definitiva
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